Il 16 agosto, l’improvvisa scomparsa del Prof. Giuseppe Casalino ha lasciato senza parole tutti coloro che lo hanno conosciuto sia per legami di amicizia sia per frequentazione in ambito scientifico.

L’attività di Giuseppe (Pino) Casalino si è sempre caratterizzata per l’originalità e l’impatto dei suoi contributi a livello internazionale e nazionale, dedicati allo sviluppo delle relazioni fra robotica e teoria del controllo.

Al momento della sua abilitazione a professore (1984), Casalino scelse l’insegnamento di Robotica Industriale, risultando quindi essere uno dei primi docenti del SSD “Automatica” in Italia a manifestare interesse per tale settore emergente.

Già nei primi anni di attività, Casalino ottenne un primo nucleo di importanti risultati scientifici relativi al controllo dei sistemi robotici riguardanti il controllo ad apprendimento per robot manipolatori, al tempo una tematica assolutamente innovativa a livello internazionale. Le tecniche di “iterative learning” per il controllo di manipolatori a modello dinamico non noto, sono state successivamente estese a modelli più complessi, in grado di rappresentare l’interazione di manipolatori robotici con l’ambiente circostante e la dinamica di strutture robotiche modulari.

Nel corso degli anni, le sue attività di ricerca hanno richiesto lo sviluppo di set up sperimentali caratterizzati da una crescente complessità ingegneristica acquisendo una crescente rilevanza e producendo un importante patrimonio di componenti e strutture avanzate che ha consentito non soltanto una prestigiosa attività di ricerca, ma anche la formazione di generazioni di allievi.

Dopo aver insegnato nell’Università della Calabria e nell’Università di Pisa, col suo ritorno a Genova Casalino ha concentrato i suoi interessi nell’ambito della Robotica marina e sottomarina. Fondamentale, a questo riguardo, è stata la costituzione del Centro Interuniversitario di Ricerca sui Sistemi Integrati per l’Ambiente Marino (ISME - Integrated Systems for the Marine Environment), che Casalino ha ideato e contribuito a fondare nel 1999 e di cui è stato direttore per diversi mandati. Tale centro è tuttora molto attivo, soprattutto per quanto riguarda la partecipazione a progetti di ricerca internazionali.

L’attitudine di Casalino ad affrontare problemi complessi e fondamentali ricercando soluzioni caratterizzate da chiarezza metodologica e profondità concettuale gli ha permesso di sviluppare eccellenti capacità didattiche, apprezzate come tali da tutti coloro che hanno seguito i suoi insegnamenti.

Allo stesso tempo, l’attività di Casalino ha permesso la formazione di più generazioni di ricercatori. In particolare, è stato supervisor di numerosi allievi PhD, di cui molti hanno intrapreso un percorso di successo, sia presso il nostro Ateneo, sia presso altri Atenei o altre istituzioni di ricerca nazionali e internazionali.

L’impegno nella ricerca e nella didattica non ha impedito comunque a Casalino di svolgere anche un’importante attività istituzionale.  In particolare, è stato direttore del DIST dal 2001 al 2007, Prorettore al Trasferimento Tecnologico dell’Università di Genova dal 2004 al 2007 e, dal 1998 al 2001, Presidente della comunità accademica dei Docenti e Ricercatori in Automatica.

Il suo entusiasmo alla vita accademica era tale che, anche dopo essere andato in quiescenza, ha mantenuto un costante impegno sia didattico sia di ricerca.

Per i risultati ottenuti e per il suo ininterrotto contributo alla vita scientifica e didattica, gli era stato riconosciuto lo status di Professore Emerito.

Infine, vanno ricordate la sua grande capacità comunicativa, l’energia e l’entusiasmo, la generosità e l’empatia nei rapporti umani, e la naturale simpatia che riusciva a suscitare negli interlocutori.

 

Ci lascia un maestro, un grande ricercatore e un grande amico la cui eredità, sia scientifica sia umana, ci accompagnerà ancora per molto tempo.